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WFW e lo Studio Legale “Andrea Sticchi Damiani” vincono con Tayan Energy dinanzi al Consiglio di Stato: sbloccata la realizzazione di due impianti fotovoltaici per 55 MW6 July 2022

Watson Farley & Williams (“WFW”), per la società Tayan Energy – controllata dalla società spagnola leader nel solare Eland e dalla multinazionale Shanghai Electric – e Andrea Sticchi Damiani, per Limes Renewable Energy S.r.l. (interveniente nei due giudizi), hanno ottenuto il rigetto da parte del Consiglio di Stato degli appelli proposti dal Ministero della Cultura (MiC), che aveva impugnato i PAUR  (Provvedimenti Autorizzatori Unici Regionali ex art. 27 bis del Codice dell’Ambiente) rilasciati dalla Regione Lazio per la realizzazione di due impianti fotovoltaici a terra dalla potenza complessiva di circa 55 MW nel Comune di Tessennano (VT) attualmente di proprietà di Tayan Energy.

I due progetti – da realizzare in area non sottoposta a vincoli – avevano ottenuto dalla Regione Lazio le autorizzazioni alla costruzione nonostante il parere negativo della Sovrintendenza per la tutela paesaggistica e archeologica del MiC, ritenuto non vincolante, stante l’assenza di vincoli sulle aree, e non contenente indicazioni utili al superamento del dissenso espresso.

Con le sentenze di primo grado n. 11732/2021 e n. 11734/2021 del 15 novembre 2021, il TAR Lazio non era entrato nel merito della questione – per cui vi era il precedente favorevole della medesima sezione (i.e. sentenza n. 4793 del 7 maggio 2020) – poiché aveva accolto l’eccezione di tardività, sollevata dalle difese della Regione e dalle Società, ritenendo che per il MiC (soggetto partecipante al procedimento autorizzativo) il termine di impugnazione decorresse dalla data di comunicazione individuale del PAUR e non da quella successiva di sua pubblicazione sul Bollettino regionale. Il TAR aveva ritenuto irrilevante, ai fini del decorso del termine per impugnare, che la comunicazione del PAUR fosse stata inviata non alla Soprintendenza, ma ad un altro ufficio del MiC.

Con le sentenze rese in appello n. 5566/22 e n. 5567/22 del 4 luglio 2022, il Consiglio di Stato ha confermato la suddetta tardività del ricorso di primo grado del MiC, che non poteva giustificarsi opponendo problematiche legate all’organizzazione interna dei propri uffici e riconosciuto, altresì, la tardività degli appelli del MiC.

Nel caso di specie, infatti, i provvedimenti autorizzativi (PAUR) comportavano l’attivazione del procedimento espropriativo e pertanto agli appelli si applicava il rito speciale, con termini dimezzati, di cui all’art. 119, comma 1, lettera f del codice del processo amministrativo. Ciò a conferma del principio già espresso in precedenti pronunce del Consiglio di Stato, sez. IV (v. sentenze n. 1377 del 15 febbraio 2021 e n. 2243 del 28 marzo 2022).

Vale la pena ricordare che, nel frattempo, era intervenuto il DL 77/2021 (cd. Decreto semplificazioni bis), il quale, nel merito, ha limitato la partecipazione del MiC ai soli procedimenti riguardanti progetti localizzati in aree vincolate o contermini a quelle vincolate, ma, in quest’ ultimo caso, esprimendo parere non vincolante e con preclusione di attivare i rimedi amministrativi previsti dalla normativa vigente (art. 14-quinquies della legge n. 241/1990): ciò con l’obiettivo di non ritardare i tempi di realizzazione degli obiettivi di produzione di energia da fonti rinnovabili, fondamentali per la transizione energetica.

WFW ha assistito Tayan Energy con un team composto dal Partner Tiziana Manenti, dal Counsel Giannalberto Mazzei e dal Senior Associate Arcangelo Pecchia.

Per lo Studio Legale “Andrea Sticchi Damiani” è stato coinvolto il fondatore Andrea Sticchi Damiani.

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