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Aggiornamenti settimanali sul Diritto del Lavoro in Italia23 December 2021

WEEKLY ITALIAN LABOUR UPDATES

"Con accordo aziendale i lavoratori possono scegliere di sostituire il pagamento della retribuzione variabile legata ai risultati con l’acquisto delle prestazione e dei servizi welfare nel paniere aziendale."

Nuove istruzioni Garante Privacy su Green Pass nei luoghi di lavoro
Invece di sottoporsi alla lettura quotidiana (o a campione) tramite lettura del QR code, per semplificare la procedura di controllo del green pass per accedere in azienda il lavoratore può consegnare al datore copia del certificato verde. In tal caso, il datore di lavoro è tenuto a verificare la perdurante validità sul piano temporale del green pass. Questa operazione può essere svolta alternativamente tramite le modalità automatizzate o mediante lettura della copia del QR Code consegnato dal lavoratore.
Garante Privacy, Parere 13/12/2021

In caso di positività green pass revocato
In caso di positività del titolare, il green pass viene revocato e la sua riattivazione presuppone la consegna del certificato di guarigione. La Presidenza del Consiglio ha, quindi, esteso la funzionalità attivata dall’Inps per il controllo del green pass tramite la piattaforma GreenPass50+ alle imprese minori. La piattafroma prima poteva essere utilizzata solo dalle imprese con oltre 50 dipendenti, mentre oggi il requisito dimensionale non è più richiesto.
DPCM 17/12/2021

Patto di Milano per il lavoro
Nell’ambito di un convegno in Assolombarda sulle politiche attive – cui hanno partecipato i segretari cittadini di CGIL, CISL, UIL, il Presidente di AFOL metropolitana, l’assessore al lavoro del comune di Milano e il direttore generale formazione e lavoro di regione Lombardia – è stato discusso il tema della formazione continua come leva di aggiornamento e riqualificazione (“reskilling” e “upskilling”) delle competenze professionali dei lavoratori. Un ruolo strategico può essere giocato dai contratti collettivi aziendali, chiamati ad adattare le regole su formazione, percorsi di carriera e nuove mansioni alle specifiche esigenze delle imprese.
Assolombarda, Convegno sulle politiche attive 15/12/2021

Formazione obbligatoria su salute e sicurezza estesa al datore di lavoro
L’obbligo della formazione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro non è limitato ai dirigenti e preposti, ma si estende ora al datore di lavoro (art. 37 D. Lgs. 81/2008 a seguito delle modifiche introdotte in sede di conversione del D.L. 146/2021). Entro il 30/06/2022 la Conferenza permanete Stato/Regioni dovrà adottare un accordo con i contenuti e le modalità della formazione obbligatoria a carico del datore di lavoro. In caso di omessa formazione, il datore di lavoro soggiace a un doppio ordine di misure: (i) arresto da 2 a 4 mesi o ammenda da 1.474 a 6.388 euro e (ii) sospensione dell’attività imprenditoriale. Questi aspetti sono stati chiariti dall’Ispettorato nazionale del lavoro in una recente circolare.
INL, Circolare 09/12/2021 n. 4

Illecito cedere la registrazione occulta di riunione aziendale ai colleghi di lavoro
La registrazione occulta della riunione aziendale da parte di un lavoratore con successiva cessione ad altri colleghi costituisce un trattamento illecito di dati personali. L’utilizzo della registrazione da parte dei colleghi in un autonomo contenzioso contro il datore di lavoro integra gli estremi di un comportamento vietato e comporta l’irrogazione di una sanzione pecuniaria a loro carico secondo le previsioni del Regolamento UE 2016/679 in materia di trattamento dei dati personali.
Tribunale di Venezia 02/12/2021

Sbloccato l’Accordo di partenariato europeo 2021-2027
Alla luce del nuovo Accordo di partenariato del Governo italiano e delle Regioni con la Commissione Europea, viene dato il via alla programmazione della spesa dei fondi strutturali europei per il settennato 2021-2027. Una parte significativa dei fondi è destinata a rafforzare le politiche attive e la formazione con particolare focus sui percorsi di occupazione delle donne, dei giovani e delle categorie più vulnerabili. L’Accordo di partenariato riduce il cofinanziamento nazionale, che si affianca ai fondi UE, alle Regioni meno sviluppate (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise e Sardegna) al 30%, laddove in precedenza esso si collocava su una media del 45%.
Accordo di partenariato europeo 2021-2027