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Aggiornamenti settimanali sul Diritto del Lavoro in Italia21 December 2023

WEEKLY ITALIAN LABOUR UPDATES

"Per i prestiti del datore di lavoro ai dipendenti è opportuno fissare regole comuni in apposita policy aziendale."

Convertito in legge il Decreto Anticipi
È stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale (G.U. 16/12/2023, n. 293) la Legge 15/12/2023 n. 191 di conversione, con modificazioni, del D.L. 145/2023 (c.d. DL Anticipi).
Tra le misure di maggiore rilievo a tutela del lavoro si segnalano:
•  SMART WORKING: prorogato al 31 marzo 2024 il diritto a svolgere la prestazione in smart-working per i genitori con figli minori di anni 14 e per i lavoratori cd. fragili del settore privato (ovvero i soggetti maggiormente esposti a rischio di contagio da virus SARS-CoV-2, in ragione dell’età o della condizione di rischio derivante da immunodepressione, da esiti di patologie oncologiche o dallo svolgimento di terapie salvavita o, comunque, da comorbilità che possono caratterizzare una situazione di maggiore rischiosità);
•  REGIME FISCALE DEI PRESTITI AI DIPENDENTI: è stato modificato il criterio di calcolo del beneficio relativo alla concessione di prestiti al lavoratore. Ai fini del calcolo del reddito imponibile si assume il 50% della differenza tra l’importo degli interessi calcolato al tasso ufficiale di riferimento vigente alla data di scadenza di ciascuna rata (ovvero, per i prestiti a tasso fisso, alla data di concessione del prestito) e l’importo degli interessi calcolato al tasso applicato sugli stessi prestiti. Il nuovo regime di tassazione per i prestiti ai dipendenti si applica a decorrere dal periodo d’imposta 2023;
•  PART-TIME CICLICO: è stata introdotta una norma di interpretazione autentica in relazione all’indennità una tantum (pari a €550 per l’anno 2023) prevista per il part-time ciclico verticale. Rientrano tra i destinatari dell’indennità i titolari di tutti i rapporti di lavoro part-time, a prescindere dalla qualificazione formale degli stessi come verticali, misti o orizzontali, purché tali rapporti di lavoro siano caratterizzati da una sospensione ciclica dell’attività lavorativa di almeno un mese in via continuativa e complessivamente non inferiore a 7 settimane e non superiore a 20 settimane.
Legge 15/12/2023 n. 191 di conversione, con modificazioni, del Decreto-Legge 18/10/2023, n. 145

Prestazioni di lavoro occasionale a tempo determinato in agricoltura
Con circolare n. 103/2023, l’Inps ha fornito le prime indicazioni sul nuovo istituto sperimentale, denominato “Lavoro occasionale a tempo determinato in agricoltura” (LOAgri), quale regime speciale di lavoro occasionale di carattere transitorio per il biennio 2023 – 2024, introdotto dalla legge di Bilancio 2023 (art. 1, co. 343 – 354, Legge 29 dicembre 2022, n. 197). In particolare, la circolare fa riferimento alla natura e alla tipologia delle prestazioni di lavoro occasionale a tempo determinato, che definisce come quelle attività di natura stagionale di durata non superiore a 45 giornate annue per singolo lavoratore, rese dai seguenti soggetti: disoccupati e percettori di alcune prestazioni previdenziali o assistenziali, pensionati, giovani con meno di venticinque anni di età impegnati in un ciclo di studi, detenuti o internati ammessi al lavoro esterno, nonché soggetti in semilibertà.
INPS, Circolare 12/12/2023, n. 103

Condotte moleste extralavorative sono giusta causa di licenziamento
Il lavoratore deve astenersi non solo dai comportamenti espressamente vietati, ma anche da qualsiasi altra condotta che, per la natura e per le possibili conseguenze, risulti in contrasto con gli obblighi connessi al suo inserimento nella struttura e nell’organizzazione dell’impresa. L’osservanza dei doveri di correttezza e buona fede è richiesta al lavoratore anche nei comportamenti extralavorativi, in modo che non risulti danneggiato il datore di lavoro. Nella gestione dei rapporti extraprofessionali e nei rapporti di svago con i colleghi, è connotazione assai grave per chi esprime ruoli di responsabilità tenere comportamenti offensivi e molesti in contrasto con i canoni di correttezza e buona fede. Ne consegue che è legittimo il licenziamento per giusta causa adottato nei confronti del dipendente che, violando i suindicati obblighi, ha tenuto condotte petulanti, indesiderate e aggressive in pregiudizio di altre due colleghe fuori dal ristretto contesto lavorativo.
Cass. 14/12/2023 n. 35066

Associazioni di categoria dei disabili abilitate al servizio telematico dell’Inps
L’Inps ha reso noto che le associazioni di categoria delle persone disabili sono abilitate ad utilizzare il servizio telematico dell’istituto di previdenza per allegare la documentazione sanitaria a supporto delle domande di invalidità per le quali è previsto l’accertamento medico legale. La produzione della documentazione sanitaria tramite il servizio telematico dell’Inps consentirà alle Commissioni mediche preposte all’accertamento sanitario di definire i verbali sulla base dei documenti medici, senza dover effettuare la visita medica diretta del richiedente lo stato di invalidità. A seguito della presentazione della documentazione sanitaria da parte delle associazioni cui il richiedente ha conferito delega, il servizio telematico dell’lnps rilascia apposita ricevuta firmata digitalmente. La Commissione medica, esaminata la documentazione, redigerà un verbale con le proprie valutazioni, che sarà trasmesso al soggetto richiedente a mezzo raccomandata a/r.
INPS, Messaggio 14/12/2023 n. 4454

Inquadramento contributivo degli addetti al lavoro portuale temporaneo
I dipendenti delle imprese di somministrazione di lavoro portuale soggiacciono ad un inquadramento contributivo e ad ammortizzatori sociali differenziati a seconda della tipologia contrattuale di assunzione e delle mansioni svolte. Ai dipendenti assunti per lo svolgimento di lavoro temporaneo portuale, che sono occupati dalle imprese di somministrazione di lavoro portuale con contratto a tempo indeterminato, si applica l’indennità spettante per ogni giornata di mancato avviamento al lavoro (in forza dell’art. 3, co. 2, Legge 92/2012). A tale indennità si applica l’aliquota contributiva dello 0,90% (di cui lo 0,30% a carico del lavoratore somministrato), mentre non è dovuta la contribuzione addizionale. Invece, per i lavoratori addetti al lavoro portuale temporaneo assunti con contratto a termine e per quelli che non sono addetti a prestazioni di lavoro portuale temporaneo le imprese di somministrazione sono tenute a versare la contribuzione di finanziamento del Fis o della Cigs (se nel semestre precedente hanno occupato una media di più di 15 dipendenti e non aderiscono a fondi di solidarietà bilaterali).
INPS. Circolare 12/12/2023 n. 101

Nozione euro unitaria di disabilità e licenziamento per superamento del comporto
Secondo la nozione euro unitaria di handicap, nel contesto del diritto antidiscriminatorio si realizza una condizione di disabilità quando, per effetto di una duratura menomazione fisica, mentale o psichica il lavoratore patisce un ostacolo alla piena ed effettiva partecipazione alla vita professionale su base di uguaglianza con gli altri lavoratori. In applicazione di questa nozione, deve essere dichiarato nullo il licenziamento intimato per superamento del periodo di comporto ad un operaio addetto all’assemblaggio di pezzi metallici, la cui assenza per malattia era riconducibile ad una patologia che impediva di movimentare i pezzi pesanti con la stessa capacità fisica dei colleghi. Questa condizione è sufficiente per ricomprendere il lavoratore nella categoria dei disabili ed è irrilevante che la disabilità non sia stata riconosciuta da una commissione medica dell’Asl o Inail, come richiesto dalla disciplina a tutela del lavoro dei disabili (L. 68/1999 e L. 104/1992).
Trib. Rovereto 30/11/2023 n. 81

Controlli illegittimi sui lavoratori e licenziamento per giusta causa
Le indagini difensive effettuate dal datore di lavoro nei confronti dei propri dipendenti sono legittime laddove sussista un “fondato sospetto” che i dipendenti sottoposti all’indagine pongano in essere condotte illecite. Al contrario, sono illegittimi i controlli finalizzati a verificare l’inadempimento dei dipendenti al proprio obbligo di rendere la prestazione lavorativa. Alla luce di questi principi, sono inutilizzabili in sede disciplinare gli elementi emersi dalle indagini di investigatori privati incaricati dal datore di lavoro di verificare l’esatto adempimento delle obbligazioni contrattuali di un dipendente, in assenza di un “fondato sospetto” circa la commissione di illeciti da parte del dipendente medesimo. Di conseguenza, il licenziamento per giusta causa intimato sulla base dei risultati di tale indagine è illegittimo.
Trib. Venezia, 2/11/2023 n. 656