< Back to insights hub

Article

Aggiornamenti settimanali sul Diritto del Lavoro in Italia15 July 2021

Share this Page

WEEKLY ITALIAN LABOUR UPDATES

"L’utilizzo dello smart working post pandemia richiede l’adozione di regole aziendali comuni per i dipendenti. L’accordo aziendale è strumento utile per una disciplina dello smart working su misura delle esigenze aziendali."

La Cassazione rinnova gli indici della subordinazione
I molteplici aspetti di una vita quotidiana e di una realtà sociale in continuo sviluppo consentono raramente alle fattispecie del rapporto di lavoro autonomo e subordinato di manifestarsi nella loro struttura più semplice e tradizionale. In questo mutato contesto, per distinguere il lavoro subordinato dal lavoro autonomo indici sintomatici sono la retribuzione fissa mensile, l’orario di lavoro predefinito, la continuità della prestazione ed il suo collegamento con le esigenze aziendali, il vincolo di soggezione al potere di direzione e controllo e l’inserimento funzionale nell’organizzazione aziendale.
Cass. (ord.) 05/07/2021 n. 18943

Danno pensionistico per omissione contributiva soggetto a condizioni
Il danno pensionistico originato da omissioni contributive del datore di lavoro presuppone che il dipendente abbia maturato i requisiti per l’accesso alla prestazione previdenziale e, inoltre, che sia intervenuta la prescrizione dei contributi omessi. Entrambe le condizioni devono essere soddisfatte perché si produca un danno risarcibile ai sensi dell’art. 2116, comma 2, del codice civile.
Cass. (ord.) 08/06/2021 n. 15947

Licenziamento del dirigente ricade nel blocco dei licenziamenti collettivi
Il licenziamento individuale intimato nei confronti di più di quattro dirigenti nell’arco di 120 giorni viola le previsioni degli artt. 4, 5 e 24 della Legge 223/1991, che impongono anche per i dirigenti di seguire la procedura collettiva di riduzione del personale. Né ha alcun rilievo la circostanza per cui i licenziamenti siano stati successivamente revocati dal datore di lavoro e i rapporti risolti consensualmente. Poiché il divieto dei licenziamenti collettivi introdotto dalla normativa emergenziale durante la pandemia da Covid-19 si applica anche ai dirigenti, scatta il diritto alla reintegrazione sul posto di lavoro ed al risarcimento dei danni in misura pari all’intervallo non lavorato.
Trib. Milano (ord) 02/07/2021

In caso di ricongiunzione dei contributi versati a più gestioni, neutralizzati gli interessi per ritardo della cassa destinataria
Se il lavoratore opta per la ricongiunzione dei contributi versati in più gestioni previdenziali, è la gestione previdenziale destinataria a dover evadere i passaggi burocratici che consentono materialmente il trasferimento dei contributi. Le gestioni previdenziali devono trasferire i contributi con maggiorazione del tasso di interesse del 4,5 % annuo. L’Inps afferma adesso che, in caso di ricongiunzione dei contributi verso una cassa privatizzata, il ritardo della cassa destinataria nella gestione del trasferimento dei versamenti contributivi da parte dell’Inps comporta che quest’ultimo non verserà alcuna maggiorazione per interessi.
INPS Messaggio 09/07/2021 n. 2552

Chiarimenti Inps sul protocollo di sicurezza sociale GB / EU post Brexit
L’Inps rende alcuni chiarimenti, d’intesa con il Ministero del lavoro, sull’applicazione del protocollo di sicurezza sociale adottato dal Regno Unito e dall’Unione Europea per regolamentare i rapporti sociali e previdenziali dopo la Brexit. Tra le altre previsioni, si afferma che le norme UE sul coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale continuino ad applicarsi (sine die) anche dopo la fine del periodo di transizione (1° febbraio a 31 dicembre 2020) alle persone che, prima di tale momento, si trovavano in una situazione transfrontaliera che coinvolge il Regno Unito e l’Unione Europea.
INPS Circolare 08/07/2021 n. 98

Infortunio indennizzato anche per gli spostamenti dentro l’azienda
L’indennizzabilità dell’infortunio sul lavoro sussiste anche in caso di “rischio improprio”, che si ha quando il lavoratore sta svolgendo un’attività preparatoria o strumentale alle mansioni oggetto del contratto di lavoro. La tutela assicurativa contro gli infortuni sul lavoro prescinde dalla normalità o tipicità del rischio protetto e ricomprende anche il “rischio occasionale” legato ad attività preparatorie dell’attività lavorativa. È, pertanto, indennizzabile l’incidente occorso al lavoratore durante uno spostamento tra uffici all’interno del luogo di lavoro.
Cass. 17/06/2021 n. 17336

Legittimo l’accordo sindacale di riduzione del preavviso
L’accordo sindacale raggiunto all’esito della procedura di licenziamento collettivo nel quale sia previsto il dimezzamento dell’indennità sostitutiva di preavviso è legittimo, se esso consente di salvaguardare la prosecuzione dell’attività d’impresa e i livelli occupazionali. La deroga al principio generale per cui ai lavoratori è dovuta (per intero) l’indennità di mancato preavviso non è in contrasto con il precetto costituzionale e con la normativa comunitaria, perché consente la riduzione del numero degli esuberi già programmati. L’accordo sindacale ricade, in questo caso, nello schema dell’accordo collettivo di prossimità ex art. 8 L. 138/2011, che consente di derogare alle disposizioni di legge in presenza di crisi aziendali e occupazionali, se viene realizzato un obiettivo di scopo (es. la riduzione degli esuberi).
Cass. 15/06/2021 n. 16917

La Consulta si esprime sull’assenza di termine per ordinanza-ingiunzione
La mancanza di un termine finale per l’emissione dell’ordinanza di ingiunzione o di archiviazione a fronte di violazioni amministrative costituisce un anacronistico retaggio della supremazia speciale della pubblica amministrazione. È essenziale che sia introdotto un preciso limite temporale per la irrogazione della sanzione allo scopo di soddisfare l’esigenza di certezza del diritto e di tutelare l’interesse soggettivo alla tempestiva definizione del procedimento. Per queste ragioni, la Corte Costituzionale ha sollecitato l’intervento del legislatore sull’art. 18 della Legge 689/1981, che non prevede un termine di decadenza ed è unicamente soggetto alla prescrizione quinquennale.
Corte Costituzionale 12/07/2021 n. 151